Consigli per le aziende

Se avete creato un Gruppo Teaming in azienda per supportare una causa sociale, vogliamo condividere con voi alcuni consigli che abbiamo visto avere successo in altre aziende..

1. Welcome kit e chiacchiera di benvenuto

Nelle aziende in cui è previsto un welcome kit per i nuovi arrivati è molto utile inserire anche la sezione dedicata a Teaming. Genera una bella sensazione, trasmettendo positività e aumentando le probabilità che il nuovo arrivato si iscriva al Gruppo.

2. Ambasciatori Teaming

La diffusione di Teaming potrebbe essere agevolata creando un gruppo di “ambasciatori Teaming” che ci aiutino con la diffusione. Ecco alcuni consigli per formarlo:

  • L’ideale sarebbe che non ci fossero soltanto membri delle Risorse umane, ma che fossero incluse persone di dipartimenti diversi. In questo modo l’iniziativa arriverebbe a più persone.
  • È inoltre importante che l’azienda conceda agli ambasciatori alcune ore al mese o al trimestre, per fare riunioni e decidere le azioni da intraprendere. Non è necessario molto tempo, ma il minimo per realizzare nuove idee.
  • Il nome “Ambasciatore Teaming” dovrebbe essere ufficiale e conosciuto da tutti: non solo per motivare le persone, ma anche per fare in modo di poter essere considerati un punto di riferimento e sostegno, in caso di dubbi da parte dei colleghi.

3. Canali diretti

Che canali online abbiamo in azienda, seguiti dai dipendenti?
È necessario utilizzare un canale in cui possa essere incluso un link diretto.
Ci sono aziende in cui la Intranet è molto utilizzata dai dipendenti, altre in cui è più seguita la newsletter o i gruppi Whatsapp. Questo tipo di canali è quello che ci aiuterà a raggiungere più Teamers, perché essi ci consentono di inserire un link diretto e per unirsi al gruppo basterà un semplice click.

4. Crea un ambiente Teaming

Ci sono alcuni canali che, benché non ci aiutino a creare una conversazione diretta, ci aiuteranno a creare un “ambiente Teaming”. Questo si verificherà quando faremo delle comunicazioni utilizzando i canali di cui parlavamo sopra. Quando i colleghi riceveranno comunicazioni da Teaming, non gli giungerà come qualcosa di nuovo, ma come qualcosa di già visto e sentito. Alcuni esempi:

  • Cartelli nelle sale break e nelle sale riunioni con scritto “Qui facciamo Teaming” con un codice QR che riporti al Gruppo Teaming.
  • Menzionare Teaming, per iscritto o a voce, durante la cena di Natale
  • Una sezione sulla Intranet in cui possiamo consultare e conoscere i progetti passati
  • Uno spazio dedicato alla fine dell’e-mail aziendale con scritto “Qui facciamo Teaming” e il link del Gruppo.

5. Comunica costantemente

È importante che almeno una volta l’anno si faccia una comunicazione per stimolare l’adesione di nuovi Teamers ed una comunicazione per raccontare i traguardi raggiunti e il numero delle persone che hanno aderito. Sarebbe ideale fare più di una comunicazione, altrimenti il Gruppo potrebbe non crescere e non staremmo approfittando del potenziale che ha Teaming nel coinvolgere emotivamente le persone.

6. Sentirlo come un progetto a lungo termine

L’obiettivo di Teaming in azienda non è raggiungere una certa quantità di fondi, quanto più raggiungere il massimo numero di adesioni. È per questo che bisogna pensare a Teaming come a un progetto a lungo termine: non è possibile coinvolgere tutti dalla prima comunicazione, bisogna quindi cercare di fare aderire sempre più persone, nel tempo. Se quest’anno siamo in 20, il prossimo saremo 40 e tra 5 anni vogliamo diventare 500.

7. Sentirlo come un bene comune

Bisogna fare in modo che tutti i colleghi lo percepiscano come un progetto comune e non solo dell’azienda. Un modo per riuscirci è affidarsi agli ambasciatori di cui parlavamo al punto 2, oppure altri modi potrebbero essere coinvolgere le persone nella scelta del progetto, mostrare apprezzamento verso i nuovi Teamers e mantenerli informati.

8. Attività con la ONG beneficiaria.

Se possibile, organizzare attività con la ONG che si è deciso di sostenere, in modo da creare un legame emotivo, come ad esempio una visita all’ente. Se questo non fosse possibile, sarebbe comunque utile condividere dettagli e aneddoti della ONG. In fin dei conti i Temers voglio sapere la stessa cosa che vorrebbe sapere ogni donatore: come ha contribuito con il suo aiuto.

9. Opzionalmente, donare il doppio

Alcune aziende donano il doppio dei fondi raccolti dai dipendenti, per dare una motivazione extra.